martedì 9 novembre 2021

Ogni persona è unica. Un corso di formazione per la comunità educante

 /per’sona/

/per’sona/ s. f. [lat. persōna]. 
– 1. [rappresentante della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale e sim.]

23 novembre h. 18
28 novembre h. 16

Ogni persona è unica. /per’sona/ è un percorso bibliografico rivolto ad adulti, genitori ed educatori, per esplorare le relazioni attraverso gli albi illustrati.



GRATUITO - prenotazione obbligatoria a oasidelpiccololettore@gmail.com


Presenteremo diversi albi illustrati che indagano il rapporto con se stessi e con gli altri a tutto tondo. Siccome ogni bambin* è unic* e ha diritto alla rappresentazione, scopriremo albi senza stereotipi in cui i bambini sono timidi, introversi, sognatori e le bambine sono avventuriere. Oltre la questione di genere, esploreremo anche diversi ambienti e contesti sociali illustrati negli albi a dimostrare che le case, le famiglie, le condizioni socioeconomiche di ognun* possono essere le più diverse e tutte degne di finire in un libro.
Infine esploreremo le relazioni, sia tra pari che con l'adulto per ricercare quel confine sottile tra la presenza e l'assenza: uno spazio piccolo ma indispensabile per spiccare il volo.

Un progetto in collaborazione con Oasi del Piccolo Lettore e con il contributo dell'8x1000 della Chiesa Valdese

sabato 6 novembre 2021

Letture, laboratori, incontri per promuovere la lettura e donare un libro alle scuole!



#ioleggoperchè dal 20 al 28 novembre
Letture, laboratori, incontri per promuovere la lettura e donare un libro alle scuole!
dal 20 al 28 novembre dona un libro alle scuole di zona!

In occasione dell'evento nazionale Io leggo perchè, l'Associazione Zero Zero in collaborazione con l'Oasi del Piccolo lettore e BookCatering promuove letture per sensibilizzare docenti, genitori e ragazzi alla lettura. Il progetto è in collaborazione con l'8x1000 della Chiesa Valdese e vedrà tante iniziative svolgersi nella settimana dal 20 al 28 novembre. 




Io leggo perchè è organizzato dall'Associazione Italiana Editori, è resa possibile dal sostegno del Ministero della Cultura attraverso il Centro per il Libro e la Lettura ed è portata avanti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito.

martedì 15 giugno 2021

Con un libro in mano. La prima festa delle librerie indipendenti di Milano


Le Librerie Indipendenti di Milano vi invitano alla prima edizione della festa con un Libro In Mano che si terrà all'aperto domenica 20 giugno dalle 10 alle 20 presso la Biblioteca Chiesa Rossa. 

Un programma di incontri gratuiti e per tutti i gusti, nato dal desiderio di librai e libraie indipendenti di lavorare gomito a gomito per un progetto collettivo, nonché dalla voglia di incontrarci e ri-trovarci (all'aperto e in sicurezza) per chiacchierare con chi scrive i libri e chi li legge, come tra vecchi amici che non si vedono da un po' ma hanno tanta voglia di raccontare e raccontarsi. 

I libri sono essenziali e le librerie indipendenti sono un bene prezioso per la città, per i lettori e le lettrici: sono luoghi vivi e presidio culturale 365 giorni all'anno, animando le strade e i quartieri dal centro alla periferia. con un Libro In Mano è il nostro regalo per i lettori e le lettrici milanesi che ci hanno sostenuto, ci hanno fatto compagnia anche quando le strade erano deserte e ci hanno aperto la porta di casa con le consegne a domicilio. con un Libro In Mano è il nostro piccolo contributo alla ripresa della vita culturale di Milano, è un augurio per i giorni che verranno, è il nostro grazie a chi insomma è sempre con un libro in mano! 

Associazione LIM - Librerie Indipendenti Milano 



IL PROGRAMMA: 
Apriamo con l'arte dentro e fuori la Biblioteca Chiesa Rossa: dentro sarà possibile visitare la mostra di Mail Art ''Alberi e Lucciole'', mentre tra la corte esterna e le vetrate della Biblioteca si terrà una azione di poesia di strada pubblica e partecipata a cura di Mister Caos con la presentazione del libro "Con le parole ovunque" edito da AgenziaX. 

Anche al pomeriggio tornerà la poesia con le letture di Livia Bonetti, tratte da ‘’Cosa ci vuole a prendere fuoco’’ (Arcipelago Itaca). Al mattino avremo la presentazione di due romanzi: ne "Il bar degli zanza" (Unicopli) l'autore Tino d'Adamo racconta l'umanità multiforme della periferia milanese, mentre ne "L'unica persona nera nella stanza" (66thand2nd) l'autrice Nadeesha Uyangoda, in dialogo con Jada Bai mediatrice culturale, affronta con voce fresca e nuova ed in modo approfondito il tema del razzismo in Italia, così come è vissuto sulla propria pelle dai giovani italiani figli di immigrati. 

Alle h.19 avremo inoltre Bruno Arpaia (con "Il fantasma dei fatti", Guanda) che ci riporta indietro nel passato tra i fitti misteri italiani, come l'attentato a Enrico Mattei, che si intrecciano con i servizi e la politica internazionale. 

I gialli sono i grandi protagonisti del pomeriggio: non potevano certo mancare in una festa di librai alle porte dell'estate! I nostri ospiti saranno: Rosa Teruzzi Rosa Teruzzi col suo giallo alla Milanese, ‘’Ombre sul Naviglio’’ edito da Sonzogno, dove gli stretti e complici rapporti familiari al femminile, fanno da sfondo a una serie di rapine particolari.; Giorgio Pulixi ("Un colpo al cuore", Rizzoli) ci conduce invece sulle tracce di un serial killer che vuole riparare i torti di un sistema giudiziario marcio, uccidendo criminali che l'hanno fatta franca dopo un sommario processo social che diventa virale. 

Di sport parleremo con Davide Grassi e Mauro Raimondi che presentano "Un calcio alla guerra" (Milieu) con le vicende di sportivi tra pallone e Resistenza; nel pomeriggio protagonista sarà invece la bicicletta con "Ho fatto un Giro. Diario di una corsa fuori stagione" (Touring Club). L'autore Gino Cervi racconta l'edizione 2020 del Giro d'Italia attraverso tappe semideserte a causa della pandemia. 

Per gli appassionati di barca e di mare, Carlo Auriemma, che gira il mondo con Elisabetta Eordegh a bordo di Barca Pulita dal 1988, ci racconta "Come nasce un libro di mare e d'avventura". 

Spazio anche alla letteratura per ragazzi: al mattino per i bambini fino a 10 anni con un laboratorio di pittura gestuale ispirato al Blue di Yves Kleine, mentre al pomeriggio lettori e lettrici da 11 a 14 anni potranno dialogare assieme all'autrice Laura Bonalumi (e anche a educatori, bibliotecari, librai, insegnanti...) su gusti e tendenze dei giovani. 

La graphic novel sarà presente con Daria Gatti giovane autrice di "Nantucket" (Asterisco edizioni). Ispirata alle vite di Carson McCullers, Tennessee Williams e Annemarie Schwarzenbach, il destino dei personaggi è destinato a incrociarsi mentre l'Europa sta per essere travolta dalla guerra. La lettura intorno, un progetto di Bookcity e Fondazione Cariplo che mette in rete soggetti culturali sul territorio, propone inoltre una presentazione/spettacolo "La via di Laura Conti. Ecologia, politica e cultura a servizio della democrazia", edito da Enciclopedia delle donne. Una produzione Pacta dei teatri, a cura di Maria Eugenia D'Aquino, con l'autrice Valeria Fieramonte e le attrici Annig Raimondi e Livia Castiglioni. Con il patrocinio di ANPI e Legambiente. 

La chiusura della festa sarà in musica con Guido Tassinari e la Banda degli Ottoni a Scoppio che presentano "Ma infondo delle note chissenefrega" (Meltemi) la storia della banda di Milano che da 35 anni di presidio in presidio pratica democrazia, comunità, umanità nuova. 

Per tutto il giorno i libri saranno protagonisti: con la biblioteca aperta e l'allestimento di una grande libreria in cui trovare oltre ai titoli presentati anche il meglio del catalogo delle librerie indipendenti partecipanti: 
Librisottocasa, Libreria di Quartiere, Libreria Claudiana, Libreria Popolare, Oasi del piccolo lettore, Il Libro - libreria internazionale, La Libreria Del Mare, Il Domani, Aribac, Libreria Di Confine, Linea d'Ombra, Corteccia, Isola Libri, Don Durito libreria, SpazioB**K, Magazzino Musica, Libreria Zazà, Scaldasole Books, Baravaj, Libreria Monti in città. Scopri il programma completo su www.librerieindipendentimilano.net

mercoledì 28 aprile 2021

“Diffondi Cultura: un libro per cambiare”

“Diffondi Cultura: un libro per cambiare”

è un progetto di giovani per la promozione del libro e della lettura realizzato in collaborazione con l'Agenzia Nazionale Giovani. Ecco a voi il video realizzato da ANG. Buona visione 



giovedì 14 gennaio 2021

Lettera aperta sull'importanza delle librerie.

Condividiamo la lettera di alcune librerie sull'importanza delle librerie aperte in tempo di pandemia e non, come presidio culturale e sociale. Buona lettura


UNA CITTA’ SENZA LIBRAI, UN VILLAGGIO SENZA SCUOLA, UNA LETTERA SENZA ORTOGRAFIA.

(Edmondo De Amicis)

Una libreria indipendente ed essenziale
Condividiamo saperi, senza fondare poteri. (Primo Moroni).
 
Siamo due librerie indipendenti di Milano, di periferia e partigiane: Oasi del Piccolo lettore (per bambini) e Don Durito.
Abbiamo sempre rivendicato di essere, come moltissime librerie indipendenti, un presidio culturale sul territorio oltre che un esercizio commerciale.
Lo siamo nei fatti (e nei conti): non come esercizio di retorica ma come esercizio quotidiano. Siamo intraprese sociali che affiancano alla vendita dei libri tantissimi progetti fuori dalla libreria.
Non abbiamo mai smesso di lavorare in questa emergenza Covid: abbiamo fatto videoletture per tutti i bimbi a casa da scuola e appena possibile abbiamo attivato le consegne a domicilio, anche grazie ad iniziative mutualistiche realizzate da realtà indipendenti del mondo del libro (come quelle di Ali Distribuzione e Adei), e abbiamo inoltre attivato le Staffette del mutuo soccorso, una pratica di solidarietà attiva per poter consegnare a chi ne ha bisogno la spesa e beni di prima necessità, inclusi i libri, rimanendo in contatto con la comunità.
Di essere essenziali lo sapevamo già, ben prima che lo dicesse Conte, che lo negasse Fontana. I nostri lettori in questi giorni ce lo hanno confermato. Proprio perché siamo librai e non soltanto simboli vogliamo afferrare la mano tesa degli scrittori e degli intellettuali che qualche giorno fa hanno scritto un appello per la riapertura delle librerie: potrebbero portare il “pane dell’anima” per i nostri “denti spirituali” qui, ad esempio, nell’estrema periferia Ovest di Milano. Ricordatevene quando sarà tutto passato, vi aspetteremo e vi accoglieremo a braccia aperte.
Noi avremmo riaperto, senza l’ordinanza della Regione. La cultura, la consapevolezza, la lettura sono essenziali come il pane. Dove avremmo messo sennò l’antica invocazione Bread and Roses, proprio noi?
 
Non aprite quella porta!
«Perché i corpi torneranno a occupare le strade.
Perché senza i corpi non c’è Liberazione.»
Tratta da: Il Canto del campo di el-‘Aqila
 
Da più di un mese siamo chiusi perché, di fronte all’incognita del Covid e all’incertezza (e a quella che oggi sappiamo essere anche l’incapacità di molte autorità competenti) abbiamo ritenuto una responsabilità sociale chiudere e poco dopo siamo stati chiusi per decreto.
La stessa responsabilità sociale che ci ha consigliato di chiudere per prudenza, ci consiglia oggi di metterci al lavoro assieme alle tantissime categorie che sono state definite essenziali (non sempre a ragione e spesso senza poter scegliere). Senza stigmatizzare chi giustamente ha paura (per sè o per gli altri), noi sappiamo che con i nostri lettori sceglieremo il modo migliore di aprire, aprirci.
 
Quale sicurezza? La sicurezza di chi?
No volveremos a la normalidad porque la normalidad era el problema. (Scritto su un muro, Santiago de Chile).
 
Ci spiace leggere durante la pandemia che molti colleghi sostengano la chiusura (obbligatoria) di tutte le librerie per tutelare la salute di librai e clienti, ma poi invochino convenzioni con le Poste per consegnare libri. Eh no, qui proprio non ci trovate d’accordo: i postini non sono immuni, la loro salute non è meno importante di quella dei librai, anzi certamente è più a rischio. Il più rischioso dei mestieri oggi e anche tra i più necessari (insieme a quello dei medici, degli infermieri e dei braccianti) è proprio quello di chi lavora per la logistica e raramente viene acclamato come eroe. 
Come attivisti, ancor prima che come librai, dobbiamo affrontare il tema spinoso dello scontro (fasullo) tra apertura e chiusura della società nel suo insieme. Tutti sappiamo che non è possibile fare né la prima (che infatti è stata solo evocata in questo mese di quarantena, con milioni di persone costrette a lavorare) nè la seconda (tutti sappiamo che passeranno come minimo mesi prima che sia possibile affollarsi in un luogo chiuso). La chiusura di un ambulatorio popolare e di un porto, ad esempio, sono un crimine, al pari dell’apertura forzata della Tenaris di Dalmine a fine Febbraio. Sono la funzione dell’attività, la condizione di subordinazione o associazione delle persone che lavorano, l’idea che abbiamo di come deve essere la società che fanno la differenza: mica siamo fabbriche di armi! Quelle sì che dovrebbero chiudere, con il loro carico di sfruttamento insostenibile, magari per non riaprire nel #mondocheverrà.
 
L’etica del libraio.
Vendere un libro è il compito più arduo al quale un essere umano possa dedicarsi. (Felix Dahn)
 
La Pandemia ha solo accelerato tutto, ma la filiera del libro si appoggia a quella della logistica e basta un nome per evocare il vergognoso sfruttamento che c’é dietro: Città del Libro – Stradella. 
I lavoratori di Stradella sono la versione lombarda dei braccianti che raccolgono le arance, solo che da noi raccolgono libri. Sono l’anello che connette la maggior parte degli editori (che se ne lavano le mani lasciando alle cooperative il lavoro sporco) a tutti i librai del nord Italia e non solo, siano essi indipendenti, di catena, di franchising. La logistica dei libri è un bubbone putrido che offusca tutte le enormi differenze tra noi e quella macchina di ingiustizia che è Amazon. Pure queste differenze esistono e non soltanto perché i librai, soggetti dalle leggi alla contribuzione fiscale, contribuiscono in silenzio al finanziamento delle terapie intensive (mentre Jeff Bezos si vanta di qualche erogazione liberale) ma anche perché siamo impegnati tutti i giorni con gli editori indipendenti, con gli autori, con le nostre comunità a costruire circuiti alternativi ed indipendenti ed a valorizzare il libro come oggetto di cultura e non soltanto di consumo.
Alcuni editori indipendenti hanno già attuato concretamente diverse forme di alleanza con i librai indipendenti, come le già citate #libridaasporto di Adei e #libriconleali di Ali Distribuzione. Solo con questo tipo di alleanze possiamo sperare di sopravvivere durante e dopo questa pandemia, possiamo sperare di costruire una normalità migliore per il “dopo” e resistere alla creatività distruttrice del neoliberismo, quella versione della storia che, in termini spicci, ci dà per spacciati a favore di Amazon. Se è l’alleanza che ci può salvare, dovremo imparare a considerare tra gli operatori del libro i corrieri, questi colleghi, questi compagni di mestiere: anello fondamentale e contemporaneamente il più esposto e ricattabile della filiera.
E non dimentichiamoci di pretendere il Reddito di Cittadinanza Universale (per tutti ovviamente) e anche per la nostra categoriasia con le librerie chiuse che, a maggior ragione, con le librerie aperte in una città deserta.
 
Bambini e didattica a distanza. 
 “È difficile fare / le cose difficili: / parlare al sordo / mostrare la rosa al cieco. // Bambini, imparate / a fare le cose difficili: / dare la mano al cieco,/ cantare per il sordo, / liberare gli schiavi / che si credono liberi” Gianni Rodari.
 
L’Oasi del Piccolo Lettore è una libreria per bambini. Fa parte di una appassionata comunità educante che ce la sta mettendo tutta, all’interno di scuole che vengono sempre presentate come ghetti e che invece sono luoghi dove l’impossibile si fa tutti i giorni, quotidianamente, operando nel più essenziale di tutti i bisogni. Ma tutto questo non basta. Non basta di solito, non basta mai, certamente non basta adesso. La didattica a distanza è innanzitutto palesemente classista, molto più di quanto non lo fosse già la scuola in presenza.
Inoltre le relazioni, l’aria aperta, volare fuori dal nido, l’appropriazione da parte dei bambini di spazi di autonomia con gli amici dove gli occhi dei genitori non arrivano sono conquiste fondamentali. Uno spazio che verrà negato ai bambini per 7 mesi, un tempo lunghissimo a questa età. E magari verrà prolungato, potrà durare un anno, o due? Qualcuno può studiare adesso soluzioni possibili? Vogliamo essere parte di questa re-invenzione o preferiamo sederci a centro della tempesta per osservarla?
Infine una scuola che adesso non parli di ecologia, di sostenibilità, di distruzione delle risorse e dei danni ecologici e sociali irreparabili del neoliberismo è una scuola davvero a distanza, irraggiungibile. Fuori dal mondo. Incomprensibile. Perché il mondo è prepotentemente entrato in casa nostra e ci ha chiusi dentro, a fare i conti con la distruttività della nostra specie. L’unica speranza per il futuro è costruire un mondo diverso e non può essere che questo l’obiettivo della scuola di oggi con i nostri bambini. Futuri abitanti di un mondo che potrebbe essere terribile, oppure migliore. 
Dal nido al liceo, vorremmo insegnanti che educhino alla cura della natura e dell’ambiente. Sarebbero lezioni così sentite, così reali che metà del lavoro di coinvolgimento della didattica a distanza sarebbe già risolto così.
 
Leggere, furiosamente
Un consiglio, innanzitutto a noi stessi: evadere dalla realtà con un buon libro è un diritto sacrosanto del lettore e leggere è una cura per molti mali della quarantena (e non solo). Ma leggete anche per capire la realtà, il qui e ora. Infine leggete per agire e modificare quello che non funziona in questo mondo. Don Chisciotte non trovava utile leggere i romanzi cavallereschi se poi quelle idee erano destinate a rimanere solo parole, solo pagine e a non trasferirsi nel mondo e diventare azioni e fatti. 
Perciò leggete Il condominio di Ballard prima di sgridare i bambini che giocano un’ora in cortile. 
Leggete Spillover di Quammen e la prossima volta che l’Amazzonia brucia scendete in piazza con i ragazzi di Fridays for Future.
Leggete 1984 di Orwell prima di denunciare chi fa una corsa nel parco.
Leggete Arundhati Roy che ci dice la cosa più urgente di tutte: Pandemic is a Portal, il futuro dipende da noi, da noi tutti, come sempre.
Don Durito Libreria 
Oasi del piccolo lettore
BookCatering